Procedimento amministrativo

I Testimoni di Geova di Voronezh sono accusati irragionevolmente di una nuova violazione

Regione di Voronezh

Il 16 febbraio 2017 il tribunale distrettuale Leninskiy di Voronezh esaminerà una causa amministrativa contro un'organizzazione religiosa locale dei Testimoni di Geova, ingiustamente accusata di non aver notificato alle autorità un servizio di culto che ha avuto luogo il 9 ottobre 2016 in un complesso sportivo affittato in via Voroshilov. Quel giorno, la polizia ha fatto irruzione nel servizio di culto con una perquisizione (nella foto). I credenti sono convinti che il caso debba essere archiviato in assenza di un evento di illecito amministrativo.

La legge non richiede che le autorità siano informate della preghiera e degli incontri religiosi, cosa che è stata infine chiarita dalla Corte costituzionale della Federazione Russa. In una sentenza del 5 dicembre 2012, la Corte Costituzionale, esaminando un ricorso presentato dal Commissario per i Diritti Umani a nome dei Testimoni di Geova, ha spiegato:

"La necessità di notificare agli organi autorizzati del potere statale o agli organi di autogoverno locale tale evento religioso pubblico e di sopportare altri gravami stabiliti dalla legge in virtù del solo fatto che esso si svolge al di fuori dei luoghi appositamente designati a tale scopo, costituisce un'interferenza illecita dello Stato nella sfera della libertà di coscienza, garantita dall'articolo 28 della Costituzione della Federazione russa e riconosciuta dall'articolo 9 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, e la restrizione ingiustificata del diritto alla libertà di riunione, non condizionata dagli obiettivi specificati negli articoli 17 e 55 della Costituzione della Federazione russa, nonché all'articolo 11, paragrafo 2, della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. [...]

le forze dell'ordine, compresi i tribunali, quando esaminano questioni controverse relative alla necessità di notificare alle autorità pubbliche lo svolgimento di eventi religiosi pubblici in luoghi diversi da quelli specificati nei paragrafi 1-4 dell'articolo 16 della legge federale "Sulla libertà di coscienza e le associazioni religiose", anche quando decidono sull'applicazione della responsabilità amministrativa per il mancato rispetto di tale requisito, dovrebbe essere guidato dalla Costituzione della Federazione Russa e da questa risoluzione e in ogni caso di non applicare la procedura per lo svolgimento di raduni, manifestazioni e processioni alla preghiera e alle riunioni religiose che si svolgono in locali non residenziali, se né il contenuto dell'evento religioso stesso, né l'ubicazione dei locali non residenziali impongono alle autorità pubbliche di adottare misure volte a garantire l'ordine pubblico, sicurezza e tranquillità dei cittadini" (Risoluzione della Corte Costituzionale della Federazione Russa del 05.12.2012 n. 30-P).

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